Posti esauriti

regia e scenografia di 𝗝𝗮𝘀𝗺𝗶𝗻 𝗞𝗼𝘃𝗶𝗰

riprese originali di 𝗦𝘆𝗯𝗶𝗹 𝗖𝗮𝗹𝗹𝗶𝗴𝗮𝗿𝗶𝘀

musiche originali di 𝗔𝗹𝗲𝗸𝘀𝗮𝗻𝗱𝗲𝗿 𝗜𝗽𝗮𝘃𝗲𝗰

testi originali: Jernej Šček, David Bandelj, Danijel Devetak, Igor Devetak, Alex Kama Devetak

autori delle poesie: Darinka Kozinc, Katarina Gomboc Čeh, Edvard Kocbek, Ludovika Kalan, Irena Žerjal, Andreina Trusgnach, David Bandelj, Maja Vidmar, Ciril Zlobec

video interviste: Neda Rusjan Bric, Vesna Humar, Patrizia Artico

Gorizia e Nova Gorica all’indomani dell’inaugurazione della capitale congiunta della cultura. Un canto teatrale-musicale di due città che vogliono essere una sola. Una città. Una città che respira al di là del confine con le ali polmonari slovene e italiane, con l’intuizione di pensatori che abitano questi luoghi da tempo e di giovani generazioni che vorrebbero riempire quest’area di aria fresca di nuove idee e desideri per co-creare un futuro comune migliore.
Sono le persone che danno vita alle case. Le città non sono case, ma le persone che le abitano. Le case senza persone vive sono come fantasmi di pietra. E una città senza cittadini. La città non è una categoria catastale ma simbolica. Non è una questione di numeri civici, ma di appartenenza e di coscienza di appartenenza.
Jernej Šček

I grandi giochi della storia abbattono, dividono e addomesticano le città, ma le città non muoiono: anche quando cadono a pezzi, germogliano di nuovo, anche se con le tracce del passato, con fili invisibili che si intrecciano, collegano e dividono allo stesso tempo. A volte il loro respiro sembra soffocare, i sussurri di storie di sconfitte si diffondono tutt’intorno, i nuovi conflitti si infiammano, le vecchie ferite si aprono, ma c’è un angolo in cui la speranza emerge dalle rovine. Come mappe di cuori che si diffondono attraverso tutti i confini. Sta a noi aprire la porta sulle ferite che sono state superate, anche se a tratti cadiamo.

Alex Kama Devetak

Produzione  𝗭𝘃𝗲𝘇𝗮 𝘀𝗹𝗼𝘃𝗲𝗻𝘀𝗸𝗲 𝗸𝗮𝘁𝗼𝗹𝗶𝘀̌𝗸𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘃𝗲𝘁𝗲 (Unione culturale cattolica slovena)

SKGZ e SSO