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Vlaki za koncentracijska taborišča – Deportacije iz goriškega zapora (1943-1945)

Gennaio 31 2024 @ 17:30 - 18:30

Si svolgerà, nell’ambito della “Gionata della memoria”, la “prima” presentazione in lingua slovena del libro “I treni per i lager – Deportazione dal carcere di Gorizia – 1943 – 1945”” dello storico Luciano Patat di Cormons, edito dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine (2022).

La traduzione slovena dal titolo “Vlaki za koncentracijska taborišča – Deportacije iz goriškega zapora (1943-1945)”, è stata promossa dal Kulturni dom di Gorizia in collaborazione con l’IFSML e la cooperativa culturale Maja di Gorizia ed affidata al pubblicista Igor Tuta di Trieste e Pia Lesnik di Lubiana. Inoltre con i traduttori hanno attivamente collaborato i giornalisti goriziani Marko Marinčič e Andrea Bellavite, il grafico Silvan Bevčar, Ivan Bratina, Annalisa Petri e Igor Komel. La stampa del libro è stata affidata alla tipografia Budin di Gorizia (dicembre 2023).

Alla presentazione, che si terrà nella sala ridotto del Kulturni, interverranno, oltre all’autore L. Patat ed il presidente dell’Istituto friulano per la Storia del movimento di liberazione di Udine, Giovanni Ortis, i traduttori del libro Igor Tuta e Pia Lešnik, mentre l’introduzione verrà affidata al presidente del Kulturni dom di Gorizia, Igor Komel.

La traduzione in sloveno del libro “I treni per i lager” dello storico Luciano Patat di Cormons, oltre a essere interessante e importante, suscita pensieri di profonda umanità. Il suo lavoro certosino ha consentito di ricostruire molti aspetti della deportazione nei campi di concentramento e di sterminio, fascisti e nazisti, di coloro che sono passati per il carcere di via Barzellini a Gorizia. La maggior parte di essi sono sloveni, tanti sono ebrei, quasi l’intera comunità locale, ma ci sono anche italiani antifascisti e appartenenti ad altre nazionalità.

Il lavoro si è dimostrato molto complesso e difficile, soprattutto per ciò che concerne l’ampio elenco di oltre 3000 nomi che costituisce l’appendice al testo. Il “problema” è che tutti gli internati sono stati registrati con il nome, il cognome e il paese di provenienza rigorosamente scritti in lingua italiana. Non si può onorare chi ha vissuto queste tragedie senza restituire almeno l’identità conferita con la nascita e il toponimo corretto del luogo dove si è cresciuti. Cercando di risalire alle origini, i traduttori – in particolare Igor Tuta e Pia Lešnik, con la collaborazione di Marko Marinčič, Andrea Bellavite e Silvan Bevčar – hanno compiuto un grande ma doveroso sforzo. Se già è stato difficile ricostruire l’esatto nome delle località, ancora più delicato si è rivelato lo sforzo di ritrovare i cognomi, ossessivamente e violentemente trasformati dalla volontà di forzata italianizzazione del territorio perseguita nel corso del ventennio fascista.

L’iniziativa è promossa dal Kulturni dom di Gorizia, dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine, dall’ANPI di Gorizia, e dalla cooperativa cultuale Maja di Gorizia (progetto “Cedermaci”), con il patrocinio dell’Unione culturale economica slovena (Skgz), dell’associazione slovena, TIGR la regione Friuli Venezia Giulia ed i comuni di Gorizia e Nova Gorica (CEC 2025)

Ingresso libero.

Details

Date:
Gennaio 31 2024
Time:
17:30 - 18:30
Event Categories:
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+39 0481 33288
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Kulturni dom
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